Ecco dalla mia vecchia pagina tutte le recensioni che ho pubblicato fino ad ora !
Cominciamo da "Brezze Moderne " di Pietro de Bonis
Pietro de
Bonis
Pietro de Bonis |
Oggi
parliamo di 'Brezze moderne', la seconda opera del poeta Pietro de Bonis,
nato il 9
aprile del 1984 a Roma, dove vive tuttora. 'Tempeste
Puniche - Il Profumo della Quiete' (dicembre 2010) è stata la sua opera
d'esordio. Questa seconda raccolta di versi, edita da Lupo Editore è ordinabile
in tutte le librerie e bookshop online.
INTERVISTA
1) Gentile Autore, ci
racconti il suo approccio con il mondo dei libri, e le motivazioni che l' hanno
spinto a scegliere di scrivere.
Buonasera!
Non l’ho scelto io di scrivere, qualcuno da lassù ha deciso di farmi questo
bellissimo regalo, e io l’ho accettato a mani aperte, risposta per credenti. Per
una strana combinazione scrivo, e mi va bene, risposta per i non credenti.
(sorrido)
2)Ci sono degli autori a cui
si ispira e dei libri che preferisce in modo particolare?
Nella poesia
non mi ispiro a nessuno, è un genere dove ti parlano le viscere, intimo. Nella
scrittura del romanzo invece credo leggere molto sia fondamentale. Stimo in
particolar modo Margaret Mazzantini.
3)Scrivere per lei è un
mestiere? Se per ora non lo è, vorrebbe che lo diventasse?
Scrivere per
me è un arrotondare di bello la vita, che diventi mestiere o no boh non credo mi
interessi, le dirò di più, mi auguro di no, la scrittura mi costringerebbe a
chiudermi dentro casa, invece ho bisogno di aria, lavorare come tutti, o meglio
come i pochi fortunati oggi fanno.
4)Cosa ama della letteratura
classica e cosa della contemporanea? E a quale delle due si sente più
legato?
Amo tutto
ciò che secondo me è bello e “utile”, non distinguo a seconda dell’epoca, ma a
seconda appunto della bellezza e utilità.
5)Cosa pensa del Mercato
Editoriale odierno?
Penso che un
bel bagno di umiltà farebbe bene a molti scrittori, altresì penso che un bel
bagno nei cessi delle carceri farebbe bene a molti fantomatici
editori.
6)Progetti per il futuro?
Sto
scrivendo un romanzo, o meglio si sta scrivendo da solo, decide tutto lui
oramai, e ultimamente ho capito che mi piace pure assecondarlo. Inoltre continuo
a catturare poesie.
“Brezze
Moderne” è ordinabile in qualsiasi libreria online (amazon, ibs, bol ecc) e
reale. Oppure potete ordinare una copia direttamente all’indirizzo email: ordini@lupoeditore.it
booktrailer:
http://www.youtube.com/watch?v=jyDB19gDP80
Ringrazio l'autore per aver risposto alle
mie domande, lasciando spazio alla Recensione di 'Brezze moderne'.
RECENSIONE
Si dice che
la poesia sia immortale.
Io non lo
credo, perché quello che è immortale è ciò che la poesia racconta, che è poi il
motivo per cui c’è chi continua a scrivere di questi grandi temi, come
l’amore.
Amore centro
propulsore della poesia vitale , quotidiana e immediata di Pietro De Bonis, che
nella raccolta Brezze Moderne ci trascina nel vortice delle sue passioni ed
emozioni con la schiettezza della giovinezza, di chi ha ancora in sé i sogni e
può e vuole trasmetterli, perché crede che ciò che prova sia la cosa più bella
del mondo.
Per questo
non bada alla parola raffinata, alla lettera, a ciò che potrebbe risultare
banale, ma punta sulla gioia di vivere che traspare da queste
liriche.
Così
troviamo riassunta in “ Con tutto il cuore” l’essenza del poeta e della sua
poesia, perché ci sono persone che amano / con tutto il cuore / sono le stesse
che poi soffrono/ con tutto il cuore / e che un giorno saranno pronte ad amare
/ con tutto il cuore.
E di certo,
Pietro De Bonis è una di queste persone, che con parole che sono celate / come i
raggi del Sole / che appaiono e scompaiono /dietro gli alberi sconnessi dal
vento ( “Piccola realtà” ) racconta sé stesso in questa raccolta.
Che non si
ferma alla poesia, ma si completa con una sezione di intermezzi e una di
aforismi che di queste liriche possono essere il commento e il
completamento.
Una specie
di Vita Nova in cui il poeta ci mette al corrente dei suoi pensieri , anche i
più estemporanei, e delle riflessioni maturate con l’esperienza viva e
cristallizzate in massime della cui verità nessuno dubiterebbe perché sono
esperienza universale nell’esperienza particolare.
Elisabetta
Riboldi
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